Il presepe vivente di Palagonia è …
Cosa?
Dove si trova Palagonia?
Avete ragione, non è che sia una città poi così famosa!
Ok, vi spiego un paio di cosette: Palagonia è un paese di circa 16.000 abitanti incastonato in mezzo agli aranceti della Piana di Catania, a ridosso dei monti Iblei che la lambiscono appena; è circondata da cittadine più conosciute al grande pubblico come Catania e Caltagirone (famosa per le sue splendide ceramiche e per la mostra di presepi di Natale, che ogni anno ne anima il centro storico).
Palagonia sorge a pochi chilometri dall’insediamento paleolitico di Palike, uno dei due siti archeologici più importanti per la storia e la cultura del paese. L’altro è quello che si trova in contrada “Coste”, sulle colline che dominano il paese e lo separano da Militello. Per gli approfondimenti sul sito archeologico vi rimando al sito degli Scout di Palagonia, nel quale potrete vedere con i vostri occhi lo splendore degli affreschi all’interno dell’eremo dedicato a Santa Febronia, patrona della città.
Proprio “alle Coste”, dal 2014, viene messo in scena il presepe vivente di Palagonia, uno dei più affascinanti e suggestivi che abbia mai visto
Sarà perchè vivo in questa cittadina,
sarà perchè quando sei terrone non riesci a fare a meno di amare i TUOI posti, quelli che ti hanno visto nascere e crescere,
sarà perchè mi ricordo le scarpinate alle Coste a giugno per la festa della patrona, quando ero bimbetta,
sarà perchè su quel sentiero ci ho lasciato il cuore, le ginocchia e pure un gelato alla fragola una volta!
Insomma, io non so com’è… ma quel presepe vivente fatto dalla mia gente, mi emoziona sempre.
Voglio dire, riuscireste, voi, a non emozionarvi se, in una antica Betlemme festosa e piena di profumi e volti, il calzolaio vi salutasse per nome, i ragazzi del grest vi servissero tè caldo sull’eremo a 400m di altitudine e la maestra del catechismo vi offrisse le sfinci bollenti?
Oh, Io mi emoziono!
Il presepe vivente di Palagonia
Ma il viaggio in questa moderna, antica, Betlemme prosegue seguendo una scia di fiaccole che illumina un sentiero scolpito nella roccia e nei ricordi di ogni palagonese, attraverso i racconti di nonni e genitori che, cicilìo al braccio, lo scalavano di corsa per poter arrivare in cima il prima possibile e mangiare, finalmente, il biscotto decorato da uova sode e zuccherini che le mamme avevano preparato per l’occasione.
Lassù, proprio all’interno di quel bellissimo eremo, all’ombra delle preziose (e malandate, purtroppo) pitture rupestri, lo spettacolo più tenero del mondo:
una famiglia, una madre ed un padre che cercano di dare il meglio che possono al piccolo cucciolo che hanno messo al mondo. Proprio fuori dalla grotta un docilissimo vitellino ed un bell’asinello goloso di ceci secchi, che non rifiuta le carezze dei visitatori.
Perchè lo spirito del Natale è questo, prendersi cura gli uni degli altri e non negare un atto gentile a nessuno.
A me non resta che invitarvi tutti a vedere il presepe vivente di Palagonia, ve ne innamorerete
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