Il minestrone con peso è il classico minestrone genovese chiamato da noi Menestrun a zeneise. Lo preparo a regola d’arte come mi ha insegnato la mia mamma: senza soffriggere o usare accorgimenti particolari. Si perché quando lo faccio preparo grandi quantità , per poi congelarlo. Se le trovate, ci andrebbero le borragini, cosa che io appunto non ho trovato. Addirittura quando andavo in campagna con mia mamma aggiungevamo anche le ortiche che ci stanno benissimo. Questo minestrone deve essere bello denso, con dentro poca pasta caratteristica: Scuccuzzù o Bricchetti (fiammiferi in genovese), sono le classiche e tengono molto bene la cottura. In inverno è ottimo perché scalda, in estate di solito si mangia appena tiepido o a temperatura ambiente. Non è un vero minestrone alla genovese se a fine cottura non si aggiunge il pesto. Il procedimento del minestrone con pesto è molto semplice , la cosa più noiosa è pulire le verdure, una volta fatto questo il gioco è fatto.
Claudia
Ingredienti per il minestrone con pesto
300g di bietole
200 g di zucchine
150g di cavolo
1 cipolla
1 porro
80 g di melanzane
1 carota
2 patate
1 gambo di sedano
200 g di fagiolini
200 g di fagioli
150 g di piselli
100 g di zucca
se li avete ortiche e borragini
Olio extra vergine
pesto
Procedimento per il minestrone con pesto
Per prima cosa lavo e taglio le bietole a striscioline neanche troppo sottili tanto poi schiaccio tutto, che metto sul fondo della mia pentola, poi la lattuga, il cavolo tagliato a strisce, aggiungo mano a mano tutte le verdure tagliate a tocchetti quindi inserisco acqua fredda fino ad arrivare circa 1 cm sotto le verdure, questo perché cuocendo le bietole si ridurranno parecchio.
Metto un pugnetto di sale grosso e pongo sul fuoco basso con coperchio e …mi dimentico della pentola per circa 5/6 ore, anche di più a volte. Ogni tanto rimescolo e controllo l’acqua.
A questo punto si potrebbe frullare o passare ma a me non piace, quindi come ho imparato da mia mamma prendo un mestolo forato e scolo un po’ di verdura per volta che schiaccio con l’aiuto di una forchetta. Questa operazione sembra lunga ma non lo è perché le verdure sono molto morbide dalla lunga cottura e mi consente di ottenere un minestrone che non è a pezzi e neanche passato, ma ha un’ottima consistenza.
Ora posso porzionarlo, quello che voglio mangiare lo metto nuovamente sul fuoco, aggiungo la crosta e quando raggiunge il bollore butto la pasta, che in estate non deve cuocere tanto perché preferendolo freddo raffreddandosi continua a cuocere.
Spento il fuoco aggiungo una generosa cucchiaiata di pesto, i vecchi genovesi per il minestrone usavano un pesto senza pinoli ( sapete costano ahaha), io metto il mio normale, questo qui
Una volta servito si aggiunge nel piatto un giro d’olio extra vergine.
2 Comments
buonoooo…..per un minestrone un po’ diverso !!!
Cio Francesca!
E si! uno sprint in più al solito minestrone