Le fave sono le protagoniste della primavera.
Crude o cotte, si prestano pressoché ad ogni tipo di preparazione. Tra queste il macco di fave siciliano.
La raccolta delle fave avviene durante la primavera, dai primi di marzo sino a giugno.
Le ricette della tradizione per la preparazione di questo piatto prevedono sia l’utilizzo di fave novelle ma anche di quelle più dure perché in cucina, si sa, non si butta via niente.
Da qui la distinzione tra macco di fave novelle e macco di fave secche decorticate.
Il primo è più inusuale perchè, per preparare questa zuppa le fave vanno munnati a du scocci [private anche della buccia interna n.d.r.] per cui lo spreco è davvero tanto. Con un chilo di fave novelle, si preparano all’incirca 200g di passato.
Pertanto, la tradizione contadina, che non conosce sprechi, usa prepararlo con le fave più dure, destinate all’essicazione con la buccia per diventare un’ottima minestra per l’inverno oppure senza per essere ridotte a macco durante l’inverno
Immagino che i non siciliani non sappiano cosa sia il macco. Bene, è sostanzialmente, un grossolano passato di fave con tanto pepe nero, qualche crosta di formaggio oramai troppo dura per essere grattugiata e l’immancabile soffritto di cipolla.
Quali sono gli ingredienti del macco di fave
- 400g di fave decorticate (secche o novelle)
- 1 cipolla piccola
- sale e pepe
- olio
Come si prepara il macco di fave alla siciliana
Facilissimo!
- Si soffrigge la cipolla,
- si aggiungono le fave decorticate
- si aggiunge dell’acqua coprendole completamente e si cuociono a fiamma bassa
- Quando è pronto? Quando le fave si saranno disfatte. Io le lascio grossolane ma, se lo preferite, schiacciatele ulteriormente con una forchetta.
- Aggiustate di sale e di pepe, un filo di olio e gnam!
Sapete qual è un’altro piatto siciliano? La minestra di tenerumi immancabile prodotto da cucina ogni estate quando cresce questa verdura (nient’altro è se non la pianta delle zucchine, tra l’altro!)
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