Autunno, tempo di caldarroste!
Le vediamo cuocere, in mezzo a nuvole di fumo, per le strade oppure, le troviamo. già pronte e ben ordinate, a farci l’occhiolino da dentro un cesto all’angolo della strada.
Cosa c’è di meglio di un cartoccio di caldarroste caldo, profumato e gustoso?
Un cartoccio di caldarroste caldo, profumato e gustoso … PREPARATO IN CASA, ovviamente!
Siete anche voi, degli amanti di questa coccola autunnale che ci consola della fine dell’estate e dell’arrivo dell’imminente inverno?
Bene, allora continuate e leggere e scoprirete quali trucchi utilizziamo noi per prepararle buone come quelle comprate.
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fare asciugare le caldarroste se ancora umide
Quando acquistiamo le castagne fresche, queste hanno dell’umidità al loro interno, il che rende difficile staccare la pellicina interna dal frutto, anche da cotte. Il consiglio è quello di lasciarle asciugare un po’ al sole oppure in forno tiepido (30°-40°), ben distribuite in una teglia capiente.
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INUMIDIRE LE CALDARROSTE.
No, non siamo impazzite: vi diamo un consiglio diametralmente opposto al primo perchè, in questo modo, avrete un prodotto più morbido e umido, un risultato eccellente come il primo ma diverso.
A dirla tutta, c’è chi da ancora più profumo, mettendo le castagne ammollo al vino! E abbiamo detto tutto -
Scegliere la padella adatta
Si sa: gli strumenti del mestiere sono l’arma segreta di qualunque artigiano. Lo stesso vale, anche, per noi che aneliamo le perfette caldarroste. L’ideale è la classica padella con i buchi, di metallo leggero che permette un rapido passaggio del calore e permette di avere il classico “bruciacchiato” delle caldarroste.
In alternativa si può usare anche una pentola di coccio -
Incidere le Castagne
Praticare un taglietto, lungo la parte curva del frutto, è fondamentale perché permette al vapore di uscire, senza squarciare la buccia della caldarrosta facendola esplodere.
Un’altra tecnica, diffusa, è quella di tagliare via alle caldarroste la calotta superiore, con un taglio, qualche millimetro al di sotto dalla punta. -
Mescolarle spesso
La padella più comunemente usata per la cottura delle caldarroste, è molto sottile, per cui è essenziale mescolare continuamente le castagne per evitare che si carbonizzino da una parte e restino crude dall’altra
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Sempre fiamma moderata
Per gli stessi motivi di cui al punto 4, è necessario tenere la fiamma non troppo alta. Pena, caldarroste carbonizzate
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Durante la cottura, coprirle con la carta del pane bagnata
Questo servirà a non farle seccare all’interno
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Avvolgerle in un panno umido a fine cottura
Vi aiuterà a sbucciarle meglio restituendo parte di quella umidità persa durante la cottura
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Sbucciarle ancora calde
Dopo averle fatte riposare qualche minuto in un sacchetto di carta o, come detto al punto 7, in un panno umido
- Per dare un sapore in più alle caldarroste, potete tenerle immerse nell’acqua e vino per un’oretta
4 Comments
Seguirò i tuoi consigli.Grazie
Ciao Maria Rosaria!
Se tu hai qualche trucchetto e ti va di condividerlo con noi, siamo qui!
Ma che carino il tuo blog! ciaoooo!!
e quanti ricordi le caldarroste… guarda senza farlo apposta, sono proprio parte dei ricordi dell’ultimo mio post!
e ora… niente più bambini piccoli, mia suocera purtroppo..non è più lei… e addio castagne…
lo sai che non riesco a comprarle???
ciao cara buona giornata e se non ci risentiamo buon fine settimana
ps ora sbircio un po’ sul tuo bel blog
Ciao Simo, scusa se ti rispondo solo ora ma le giornate sono TROPPO corte… dovrebbero portarle a 36 ore, almeno!
Mi spiace per tua suocera, però, comprarle o prepararle potrebbe essere un bel momento di condivisione con la tua famiglia all’insegna dei bei ricordi.
Un abbraccio forte