Cibus 2018 dal 7 al 10 maggio IO C’ERO!
Appena varchi i cancelli della fiera capisci che si tratta di qualcosa di grosso: navette strapiene che traghettano centinaia di persone ininterrottamente, la fila davanti ai controlli, i parcheggi già strapieni.
Una rapida occhiata al pass e via dentro, nel paese delle meraviglie.
8 padiglioni OTTO pieni di aziende che presentano (ed offrono all’assaggio) le pregiate eccellenze che producono.
C’è di tutto: dalla cioccolata cruda alla pasta multicolor, dalle prelibatezze sarde alla finocchiona toscana passando per il gelato ed il pistacchio di Bronte. Tutto quello che si possa immaginare di desiderare sulla propria tavola è lì: bisogna solo trovarlo tra gli stand.
Più di mille prodotti presentati da 3.000 espositori nei 130.000 mq espositivi suddivisi tra i vari padiglioni
Io non ero sola: ad accompagnarmi in questa avventura targata Ifood le altre ambassador:
Francesca, Mari, Mariachiara e Giulia, splendida ed organizzatissima coordinatrice.
Proprio il primo giorno ho conosciuto “La Lois” di Tacchi e Pentole pronta a tirare fuori all’occorrenza, forchette, sfondi e piattini per le foto da una borsa più capiente di quella di Mary Poppins. Mentre il secondo è stata la volta di Katia PappaeCicci con il suo salvifico schemino superfigo e superplastificato che le garantirà le mie benedizioni durante taaaaaaanti eventi.
La tabella di marcia è stata serrata tra gli eventi nei vari stand: dalla Rizzoli Emanuelli alla Granoro, dalla Molisana a Matilde Vicenzi, da Parmareggio al Consorzio aceto balsamico, ci hanno accolto e coccolate con pizze stratosferiche, dolci succulenti e chef d’eccezione.
Cioè ma quando mi ricapiterà di dichiarare il mio amore ad uno chef stellato come Sadler dopo aver assaggiato le sue farfalle al ragù??
Ma ci sono stati anche gli spaghetti di Valerio Braschi con crema di fave novelle, ci sono stati i buonissimi dolci preparati da Matteo Seveso allo stand della Di Leo.
Ci sono le chiacchierate con chi cura il marketing delle aziende, ci sono state le gioie di apprendere aziende siciliane soddisfatte del loro mercato estero, i selfie in treno ogni giorno più assonnati.
Ci sono i km macinati avanti e indietro tra gli stand, ci sono i piedi gonfi che invocano pietà alla sera, ci sono gli aperitivi scalzi in terrazza, una volta arrivate all’appartemento preso in affitto per l’evento.
Insomma, c’è stato di tutto dentro quel supermega frullatore di Cibus 2018,
Ci sono state risate, tante.
Fatica, tanta.
Incazzature alcune
Lavoro si ma divertente e piacevole.
Insomma, se potessi lo rifarei domani… Magari tra due anni, alla prossima edizione, chissà!
2 Comments
Love you ❤️
Love you too!!