L’assassino torna sempre sul luogo del delitto.
Ed io sono tornata da Amocù, ristorante a Catania centro, di cui vi avevo già parlato in questo articolo.
Era estate ed io ho avuto il piacere di stare nella terrazza di uno dei più bei palazzi liberty della città, in un’atmosfera incantata, sospesi in una luce soffusa che impreziosisce i piatti e rilassa la mente.
Amocù è stato il primo ristorante di Catania a lanciare una proposta gourmet di sushi nippo-brasiliano. Scordatevi il riso colloso e i roll serviti mestamente in un piatto anonimo.
Qui si vola ad un altro livello.
Si comincia dal locale: moderno ma accogliente, spazioso ma intimo, con la cucina a vista in cui “spiare” lo chef Rui Antunes mentre prepara i piatti.
L’equilibrio è la chiave di Amocù.
Equilibrio anche nei sapori che si accostano e si esaltano, nei profumi che stuzzicano senza invadere.
Ma veniamo a noi. Perchè ci sono tornata?
Perchè è da poco stato lanciato il menù invernale che ha introdotto molti piatti nuovi.
Tra le proposte più interessanti c’è sicuramente il ramen.
Carne, uovo, noodle, spezie.
C’è tutto, proprio come lo abbiamo immaginato guardando i cartoni anni ’80! Chiacchierando con lo chef ho scoperto che su questo piatto esiste un vero e proprio “free style”.
Praticamente ogni chef lo personalizza con questo o quell’ingrediente, con una marinatura, una determinata cottura.
Sapete che la preparazione del brodo può portar via anche 8 ore? Io sono rimasta di stucco, non pensavo fosse un piatto così complesso!
Tra le proposte del nuovo menù ci sono anche gli okonomiyaki coperti dal Catsobuchi che ondeggia mosso dalle correnti calde della frittata di verdure sottostante.
Se non lo avete mai mangiato, vi consiglio di provarlo, queste “farfalle” che si muovono sono veramente scenografiche.
Però non fatevi ipnotizzare e spazzolate per bene tutto, dopo il giusto tempo di ammirazione!
Un altro dei piatti che mi ha lasciata a bocca aperta ancora prima dell’assaggio, è il carpaccio special di ricciola. Io non trovo altre parole per descriverlo, se non un quadro impressionista.
Ci sono i colori, c’è l’equilibrio, c’è la delicatezza, c’è il leche de tigre e c’è l’avocado, c’è il chutney di mango e c’è la punta di piccante. Complesso, completo ed ammaliatore.
E mica sono andata via senza assaggiare i dolci! Due nuove cheesecake: una allo yuzu (agrume di cui io ignoravo l’esistenza, potete farvi una cultura qui) e la New York Cheesecake … ma con il formaggio caprino.
Un gusto veramente particolare, più fresco della classica cheesecake.
…E niente, finirete come me a fare la scarpetta nel topping ai frutti rossi con l’ultimo pezzetto di torta!
Che il nuovo menù sia una bomba, io ve lo dico senza pensarci due volte. Se volete andarli a trovare, fatevi un giro a Catania centro, in Via Vecchia Ognina 147b
E poi … vi lascio una diapositiva di me che “questi li porto fuori che devo assolutamente fotografarli”.
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