Zaino? c’è!
Borsa? c’è!
Giubbotto? … giubbotto? … non c’è! Poco male, Oderzo è un paesino nel nord del Veneto, mica serve…a ottobre!
Bene, ai controlli suonano le scarpe ma, l’importante è partire! …Mezz’ora di ritardo va bene! ‘Mmazza che fatica sto blogtour e ancora non è nemmeno cominciato!
Atterriamo e non ho comprato nè un profumo, nè un grattaevinci no … non voglio nemmeno un modellino dell’aereo su cui sto volando!!
L’accoglienza all’Oderzo Food Fest comincia ancora prima dell’evento stesso.
All’aeroporto di Treviso, il gentilissimo Sasha mi viene a prendere e mi porta al Cavolo Giallo, dove una raggiante Marisa col suo grembiule bianco mi accoglie con un enorme sorriso.
Si, ok …ma Michela (mia compagna di stanza n.d.r.) dov’è?
Don’t panic!
La chiamo, la recupero, ci presentiamo (e si, perchè io sicula, lei napoletana, non ci siamo mai viste) e pranziamo ammaliate da un’ottima cucina ed incantate dal bellissimo laboratorio della pasticceria Forner che visitiamo poco dopo il pranzo. Il fato vuole che vi incontriamo un’altra Michela lì per presentare … la cipolla di Giarratana (Provincia di Ragusa)
e già sento lo schiocco del marranzano, il calore del sole, il profumo della salsedine ed il rombo dell’Etna, in lontananza!
La sera al Hotel Gallo, veniamo accolte con un Aperitivo Mancino, senza glutine, nè lattosio, niente carne e solo alimenti che fanno bene al corpo, è l’occasione per conoscere tutte le altre ragazze di Ifood compagne di questa avventura gastronomica.
La sera passa in fretta tra una presentazione in libreria ed una gustosa cena rustica.
L’indomani è una giornata di fuoco: presentazione in piazza del libro sulle fluffose ed incontro con alcune aziende della zona (Infermentum, Molino Rachello, Centro caseario del Cansiglio e Unicarve) e la presentazione di Ifood e del suo progetto “Km0”.
In un turbinio di idee e spunti troviamo il tempo per uno spuntino con i lievitati di tre ingegneri di Infermentum (come se il pranzo stellato al Gellius non fosse stato sufficiente!)
Il tardo pomeriggio è l’occasione per visitare gli stand dell’Oderzo Food Fest, dove ritrovo tante delle belle facce viste.
La sera cominciano i saluti, le prime tornano a casa e con le altre decidiamo di rilassarci un po’ al bar.
Dopo cinque minuti ci ritroviamo sedute attorno a un tavolo a sorseggiare… tisana.
Ahh ma io non mi sono lasciata corrompere dal caldo richiamo della profumata camomilla, eh no! Non ho ceduto ed ho concluso la mia due giorni all’Oderzo Food Fest con una bionda alla spina!
L’indomani mattina ultima colazione in albergo e comincia la seconda tranche di partenze, tra cui la mia.
Approfitto dell’aereo in tarda serata per un giretto nella bella Venezia. Piazza San Marco, Ponte di Rialto e via in aeroporto con la barca.
Tante cose viste, tante mani strette, sorrisi, sguardi… raccontare tutto in poche parole è sempre un’impresa e sono certa di aver dimenticato qualcosa e qualcuno.
Questa esperienza, però, non me la dimenticherò mai!
2 Comments
c’ero anche io ma al secondo turno! La Marisa è stata strepitosa sia in cucina che nello spiegare i piatti. Quelle lasagne alla zucca e bianco di capra, cosa non erano?!?!?
Ciao Viviana!
Al secondo turno? Quindi quando? Nel pomeriggio, suppongo.
Mamma mia… quella lasagna era poesia!
I biscotti di frolla li avete assaggiati? Strepitosi!